Descrizione: arbusto a foglie persistenti originario del Giappone, può raggiungere i 6 m di altezza e ha una crescita lenta. Le sue foglie sono di colore verde oscuro sulla pagina superiore e più pallido su quella inferiore. Vi sono numerose varietà coltivate, a fiori bianchi, rosa, rossi e a fiori semplici, semidoppi e doppi.
Periodo di fioritura: inverno con fiori grandi di circa 5-8 cm di diametro.
Frutti: a forma di capsula, rotondi e con semi di colore nero.
Uso: arbusto ornamentale, grazie alla sua fioritura, in strade, giardini privati e pubblici.
Preferenze:orientamento ombreggiato, clima mite, sopporta bene le basse temperature e preferisce terreni ricchi di materia organica e poco argillosi.
Etimologia/storia: il botanico e missionario gesuita di origine ceca Jiří Josef Camel (1661-1706), conosciuto anche con il suo nome in latino Camellus, fu il primo a descrivere e disegnare le camelie durante un viaggio nelle Filippine. Le piante furono chiamate così in suo onore da Carl von Linné.
Descrizione: Arbusto a fogliame persistente originario del sud del Giappone, può raggiungere i 3-6 m di altezza. Le sue foglie sono disposte a spirale e hanno una larghezza dai 20 ai 50 cm, con un picciolo di 50 cm; sono di forma palmato-lobata e hanno tipicamente tra 7 e 9 lobi. Sono di colore verde oscuro brillante.
Periodo di fioritura: fine autunno-inizio inverno, con fiori piccoli e bianchi con un’ombrella terminale.
Frutti: piccoli e di colore ero.
Uso: pianta ornamentale molto comune.
Preferenze: clima mediterraneo, dove può essere collocata anche in esterni poiché sopporta fino a -15 ºC.
Etimologia/storia: il nome del genere Fatsia deriva dall’antico giapponese Fatsi, che significa “otto” e si riferisce agli otto lobi tipici delle sue foglie.
Descrizione: pianta rampicante della zona tropicale piovosa che va dal su del Messico al sud di Panamá, ma estesa per la coltivazione ad altre zone tropicali e subtropicali. Presenta uno stelo grosso e può arrivare fino ai 20 m di altezza, allo stato selvatico arrampicandosi sugli alberi. Le sue caratteristiche foglie hanno forma di cuore, di 25-90 cm di lunghezza e 25-75 cm di larghezza. Le foglie adulte sono lobulate.
Frutti: simili a una pannocchia di mais di 25 cm circa di lunghezza e 3-4 cm di diametro.
Uso: pianta soprattutto da interno, ma in condizioni di clima mite non produce né fiori né frutti.
Preferenze: ombra.
Descrizione: pianta originaria del Sudafrica. Ha uno stelo carnoso, principalmente sotterraneo, chiamato rizoma, di circa 2 m di diametro e numerose radici carnose. Lo stelo produce foglie lunghe e arcuate, simili a quelle della Correa, che possono essere larghe fino a 45 cm ed essere disposte in due file opposte. I suoi fiori appariscenti a forma di imbuto si formano in un’infiorescenza a forma di ombrella, di colore rosso, arancione o giallo, talvolta con un profumo lieve ma molto dolce.
Periodo di fioritura: inizio primavera.
Frutti: bacche sferiche di colore rosso brillante di 5 cm di diametro, che producono pochi semi.
Uso: pianta ornamentale molto comune.
Preferenze: sebbene tolleri bene l’ombra, per la crescita e la fioritura ha bisogno di una buona illuminazione.
Etimologia/storia: è conosciuta anche con il nome di Imantophillum miniatum, e al suo interno vi sono piccole quantità di licornia, che la rende velenosa. Il genere Clivia fu determinato dal botanico John Lindley, che decise di chiamarlo così in onore della duchessa di Northumberland, Lady Charlotte Clive, che per prima coltivò la pianta in Inghilterra e assegnò i fiori alla specie tipo. L’epiteto latino “miniata” significa “Cinabri”, il colore del piombo rosso, che fa riferimento ai fiori.
Descrizione: albero originario del sud-est degli Stati Uniti all’inizio del XVIII secolo. Dal punto di vista evolutivo, è una delle specie vegetali più antiche che esistono ancora sulla Terra. Questo albero sempreverde e corpulento può raggiungere i 25 m di altezza e ha una corteccia liscia e grigia e una chioma conica. Le sue foglie sono di forma ovale, di 10-20 cm di grandezza e di colore verde brillante nella parte superiore e rossastre in quella inferiore. I fiori sono bianchi o giallastri, molto grandi (fino a un palmo di larghezza), di colore gradevole e che appassiscono in pochi giorni.
Periodo di fioritura: fiori da maggio a luglio e frutti in autunno.
Frutti: a forma di ghianda, con molti frutti individuali che si aprono per liberare semi rossi dotati di una specie di filo lungo che rimane appeso in attesa che il vento li porti via.
Uso: soprattutto nei parchi.
Preferenze: luoghi con clima mite simile al loro Paese di origine.
Descrizione: pianta rampicante, legnosa originaria del Sud-est asiatico. I suoi steli sono relativamente stretti e possono arrivare a misurare 7 o 8 m se sostenuti da un supporto. I fiori sono di colore bianco, di 1-2 cm, e hanno un profumo intenso e gradevole. È una pianta apprezzata per la sua bellissima fioritura, ma possiede anche un bel fogliame. Le foglie, di 10 cm di grandezza massima, sono di colore verde intenso a forma lanceolata.
Periodo di fioritura: primavera.
Uso: principalmente in giardini e pergolati, ma l’essere una pianta rampicante le consente di attorcigliarsi a diverse strutture.
Preferenze: resiste molto bene al freddo e alle malattie, può vivere anche in pieno sole o all’ombra. In climi freddi se sue foglie diventano rossastre.
Descrizione: palma tipica del massiccio del Garraf, e tra le poche palme europee esistenti. Solo si trova vicino al mare e non all’interno. L’altezza non supera in genere i 2 m, poiché vive in terreni poveri, dove la terra non trattiene l’acqua; con le cure adeguate, nei parchi può avere un aspetto più rigoglioso ed elegante, arrivando fino ai 6 m. Ha foglie grandi a forma di ventaglio, e nel picciolo presenta grosse spine rivolte verso la base: ciò ostacola il passaggio degli animali che vogliono salire fino alla cima alla ricerca della gemma apicale, dolce e succosa. È in genere una specie dioica (cioè ha i due sessi separati) con fiori gialli a forma d’uva.
Periodo di fioritura: primavera.
Frutti: di colore rosso o rosa scuro, simili ai datteri, dal sapore dolce e amaro; nascono a fine estate e vengono mangiati da diversi animali.
Uso: principalmente in giardini pubblici.
Preferenze: orientamento ombreggiato, clima mite, sopporta bene le basse temperature e preferisce terreni ricchi di materia organica e poco argillosi.
Etimologia/storia: è una specie protetta, poiché sono stati tagliati molti esemplari; è molto resistente al fuoco, e rispunta con facilità in seguito a un incendio.
Descrizione: albero perenne, corpulento, fino a 20 m di altezza, presenta una chioma grande, densa e più o meno arrotondata, con corteccia grigia solcata da crepe poco profonde. Le sue foglie sono piccole, tra 3 e 7 cm, verdi nella parte superiore e bianche nella parte inferiore, a forma ellittica e con uno strato coriaceo duro che evita l’evaporazione dell’acqua. I suoi fiori sono femminili e maschili, piccoli e non appariscenti.
Periodo di fioritura: da aprile a maggio e frutti a settembre.
Frutti: la ghianda, dal sapore amaro.
Preferenze: clima mediterraneo occidentale, è molto resistente alla siccità e può vivere in pieno sole.
Descrizione: palma originaria della Cina centrale e orientale, ma impiegata come pianta ornamentale in tutte le zone miti, con una presenza elevata nei Paesi mediterranei. Il tronco può raggiungere i 12 m di altezza e viene ricoperto dai baccelli delle foglie cadute, il che gli conferisce un aspetto “peloso”. Le sue foglie sono palmate con un lembo di 50 cm di lunghezza per 75 cm di larghezza, con piccioli dai margini seghettati e un po’ più lunghi del lembo.
Periodo di fioritura: inverno con fiori grandi di circa 5-8 cm di diametro.
Frutti: datteri piccoli, di colore blu scuro, non commestibili.
Uso: pianta ornamentale.
Preferenze: buona resistenza al freddo e alle temperature elevate, ha bisogno di molta luce solare.
Etimologia/storia: riceve il suo nome scientifico dal botanico scozzese Robert Fortune, che viaggiò a lungo in Cina e Giappone e introdusse la pianta cinese del tè in India.
Descrizione: palma con foglie a forma di ventaglio, originaria della parte occidentale del Nord America, raggiunge solitamente 20-25 m di altezza. Il tronco non ha consistenza legnosa, come in altri alberi, ma è invece uno stelo erbaceo molto fibroso e indurito, in questo caso cilindrico e un po’ allargato alla base e con una tonalità grigia e azzurrognola. Le foglie si raggruppano in una rosetta apicale, ovvero sulla sommità dello stelo, e sono palmate e con il contorno arrotondato o a forma di ventaglio, molto lobulate, con filamenti sui margini dei lobi (caratteristica a cui fa riferimento l’epiteto specifico, filifera) e piuttosto grandi (fino a 2 m di diametro). I suoi fiori sono piccoli, biancastri e poco appariscenti, e si raggruppano in infiorescenze che pendono rivolte verso terra.
Frutti: carnosi, come piccoli datteri, di color marrone scuro prima e nero alla fine della maturazione.
Uso: pianta ornamentale in parchi, giardini e luoghi pubblici.
Descrizione: palma originaria del Nord Africa e del Sud-est asiatico, sebbene la coltivazione per la produzione dei suoi preziosi frutti, i datteri, rende difficile determinare quale sia davvero la sua area autoctona. Arrivò in Spagna portata dagli arabi. Può avere fino a 30 m di altezza e il tronco ricoperto dalle foglie cadute, che le apportano consistenza. Le sue foglie sono di colore verde-azzurro, e possono essere lunghe fino a 4 m, divise in segmenti piegati sulla lunghezza. Alla base della foglia vi sono spine forti e aggressive. La palma da datteri è dioica, ovvero vi sono individui maschi (fiori maschili) e individui femmine (fiori femminili), che sono quelli che producono i datteri.
Periodo di fioritura: aprile-maggio, con fiori riuniti in infiorescenze protette da una specie di pellicola.
Frutti: datteri di 4-8 cm di lunghezza, di colore giallastro all’inizio e rosso alla fine.
Uso: pianta ornamentale utilizzata in strade e piazze.