Esposizione permanenteCasa Vicens, la prima casa di Gaudí. Il manifesto della sua opera

Il secondo piano ospita l’esposizione permanente, in cui il visitatore può conoscere gli oltre 130 anni di storia di Casa Vicens, il suo contesto sociale, culturale e artistico, così come l’imprescindibile manifesto dell’opera di Gaudí e la sua capacità di anticipare il Modernismo.
Una proiezione audiovisiva mostra la crescita della Barcellona di quegli anni, con il Plan Cerdà per la pianificazione urbana e la costruzione dell’Eixample e del Passeig de Gràcia, l’integrazione della cittadina di Gràcia nella città, il tram, il movimento della Renaixensa catalana, i giochi floreali, la restaurazione e la febbre dell’oro, tra le altre cose. Con informazioni sui nuovi stili di vita delle nuove classi sociali e i gusti culturali emergenti della borghesia in fatto di teatro, musica, opera, letteratura, pittura, moda e l’inizio della villeggiatura estiva e su come Don Manuel Vicens, paradigma della famiglia borghese, affidi la sua casa di villeggiatura al giovane architetto Antoni Gaudí.
I visitatori scopriranno inoltre maggiori informazioni sul contesto dell’architetto prima del progetto di Casa Vicens, sulle fonti e sulle influenze intellettuali di cui si nutrì durante la sua formazione e una volta terminati gli studi, così come sui progetti anteriori alla costruzione della casa: progetti accademici, per la città, liturgici, i suoi primi edifici, progetti di mobili e altro ancora.
Uno degli elementi di interesse dell’esposizione è la riproduzione del manoscritto di Reus in cui Gaudí, poco incline alla scrittura e a trasformare in parole il proprio pensiero, espone critiche e pensieri sull’architettura e annota diverse riflessioni sull’architettura e sull’ornamentazione. In questo quaderno è fondamentale il foglio intitolato “La casa pairal” (La casa di campagna), uno dei pochi testi conservati in cui Gaudí mostra il proprio pensiero e che illustra il discorso vincolato alla prima casa e alla sua concezione sull’idea stessa di casa: “La casa è la nazione in scala ridotta della famiglia”, scrive Gaudí.
L’esposizione permanente documenta inoltre in modo esauriente Casa Vicens come manifesto dell’opera di Gaudí e anticipazione del Modernismo: oltre a essere uno dei punti di partenza della sua opera, qui l’architetto crea un edificio innovativo e originale che si distingue da quelli precedentemente costruiti in Catalogna. Casa Vicens diventa uno dei primi esempi del rinnovamento estetico dell’arte e dell’architettura che ebbe luogo in tutta Europa alla fine del XIX secolo. Una pietra miliare del Modernismo, poiché racchiude i fattori che contraddistinguono questo movimento: l’ispirazione chiaramente orientale, in particolare nell’uso del colore e nella ceramica decorata utilizzata nell’esterno; la valorizzazione dei materiali nel loro stato originale, come la pietra, i mattoni, la ceramica, il ferro battuto o il legno; l’importanza della consistenza e delle sue capacità espressive; le tecniche industriali, il rifiuto delle formule stabilite e l’interesse per le figure della natura, sia negli spazi interni che esterni della casa.